Il Pigneto e il Neorealismo

 

pigneto

Per la sua anima popolare e proletaria, il quartiere di Roma il Pigneto (e l’intera zona sud orientale di Roma Prenestino, Casilino e Tuscolano) fu particolarmente amato dai neorealisti che lo scelsero come scenario per molti importanti film:

Roma Città Aperta (Roberto Rossellini, 1945) con Anna Magnani e Aldo Fabrizi; numerose scene vennero girate al Pigneto: nel cortile della parrocchia di Sant’Elena di cui era parroco Aldo Fabrizi, sulla circonvallazione Casilina dove era la base partigiana, a via Raimondo Montecuccoli, dove nell’ultimo palazzo prima della ferrovia abitava la protagonista Pina (Anna Magnani) e in cui venne girata la celebre scena finale in cui questa viene uccisa.

 roma città aperta

Bellissima (Luchino Visconti, 1951) con Anna Magnani e Walter Chiari.

 bellissima

La domenica della buona gente (Anton Giulio Majano, 1953) con Sophia Loren (parte secondaria) e Nino Manfredi (parte assolutamente marginale); alcuni esterni girati al ponticello del Pigneto e al deposito Tram della Prenestina.

 Il ferroviere (Pietro Germi, 1955) con Pietro Germi, Sylva Koscina, Luisa Della Noce e Carlo Giuffrè; gli esterni furono girati tra piazzale Prenestino e la circonvallazione Casilina.

 Il tetto (Vittorio De Sica, 1956) – Il primo luogo prescelto dai protagonisti per costruire la loro baracca era tra largo Preneste, la stazione Prenestina, la ferrovia e la Prenestina (borgata Prenestina); quindi tra il Pigneto e la borgata Gordiani; il luogo era disseminato di baracche sorte a partire dalla fine della guerra; al riguardo il personaggio che affitta un appartamento in un palazzo danneggiato dai bombardamenti che si affaccia su una decina di binari (credo della stazione Termini) a giustificare la cifra che chiede (5000 lire per la stanza con l’uso della cucina) afferma: “ndo’ la trovi a meno? ar Prenestino, ndo’ stanno solo li servaggi”.

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